Che poi in realtà sono stati 4 e un po’. Il volo sarebbe dovuto partire alle 9, invece è partito alle 15, quindi sono arrivata in tarda serata.
Arrivata in aeroporto, non avendo ancora internet e nemmeno una cartina (ed essendoci tipo 54 linee di metro) ero un po’ spaesata, ma ho chiesto ai passanti (anzi, erano loro che chiedevano a me se avevo bisogno di aiuto). Quella sera ho cercato di capire cosa dovevo fare e cosa volevo vedere, o meglio ho geolocalizzato i luoghi rispetto alla mia posizione. Per il resto le cose sono andate più o meno così:
Giorno I
La prima cosa che ho fatto è stato cercare un centro T-Mobile, per potermi fare una sim americana (come mi aveva consigliato il mio amico Riccardo. Si fa in 5′, $80, chiamate illimitate verso qualsiasi numero e 6G, non serve alcun documento) e appena fatto ho scaricato l’applicazione Citymapper. Anche senza fare la sim, potete scaricarla con WiFi e vedere prima dove volete andare.
Ho preso la metro più vicina e sono arrivata alla fermata Brooklyn Bridge-City hall (davanti il ponte) e passando a piedi per Wall Street, dove trovate il famoso toro,sono arrivata a Battery Park. A sinistra di questo parco c’è la stazione Staten Island Ferry, da cui partono di continuo i traghetti gratuiti per l’isola (cercate di mettervi a destra del traghetto, avrete una vista di gran lunga migliore!!!)
Manhattan
Ho preso il traghetto successivo per tornare a Manhattan e mi sono diretta ai piedi del One World Trade Center. Il tempo non era granché, ma in fondo stiamo parlando sempre del 4° grattacielo più alto del mondo, per cui sole o pioggia, ha il suo perché.
- One World Trade Center
Sono tornata a piedi verso la fermata della metro e ho approfittato per avere una piccola anteprima del ponte di Brooklyn (ero troppo curiosa! E già non vedevo l’ora di tornarci con calma).
Ho cenato velocemente a un Delibskno casa e sono corsa a Times Square, ho preso un chicken with rise dai carretti degli hotdog (a vederlo era un macello, ma non era affatto male) e mi sono goduta la vista dagli scalini del TKTS. Non vi dico nulla, perché tanto resterete almeno 10 min col naso all’insù a farvi illuminare il viso dalle mille insegne al neon!
- Times Square
Giorno I I
Appena sveglia sono andata al Rockefeller Center e ho prenotato un biglietto per la sera al Top of The Rock (32$) e prendendo la Fifth Avenue, sono passata prima davanti alla New York Public Library, che però era chiusa essendo domenica, e, camminando ancora un po’ sono arrivata al Flatiron Building.
Se si torna indietro lungo la Fifth Avenue trovate l’Empire State Building dove ho comprato il biglietto per salire ($32)(con la carta di credito ci si mette un attimo). E questa è stata la visione!
Empire State Building
Sono tornata al Rockfeller e mentre aspettavo le 19 circa per salire mi sono goduta tutti i rimproveri dei poliziotti (non toccare le bandiere, non sedersi sul muretto, non sedersi sulle scale etc etc). Verso le 18:30 sono entrata e ho cominciato a fare la fila per salire, è durata un po’, ma ne è valsa davvero la pena!
Ps: occhio a portare i treppiedi in cima, perché sono vietati o comunque serve un’autorizzazione speciale.
Nemmeno a dirvelo, la sera ero stanca morta!
Giorno I I I
Colazione e direzione Central Park. Nella parte sud del parco (da cui di solito si entra e dove si trova il famoso Apple Store) le cose che ho deciso di vedere sono queste: Balto Statue, The Mall & Literary Walk, Bethesda Fountain, Conservatory Water, il Bow Bridge (tra questi ultimi due, adiacente alla Loeb Boathouse, dove potete affittare una barca a remi per $12 l’ora, c’è un pub dove poter fare una sosta!) e Strawberry Fields, collinetta su cui si trova un mosaico in tributo a John Lennon e musicisti che creano un’atmosfera nostalgica.
La tappa del pomeriggio è stata la High Line, una passeggiata sopraelevata, opera di riqualificazione urbanistica della vecchia ferrovia, dove capita di vedere uomini semi nudi sotto la pioggia.
Terminata la High Line ho fatto una passeggiata veloce dentro il Chelsea Market, vecchia fabbrica della ditta produttrice degli Oreo, riqualificata con locali mangerecci di ogni tipo (c’è anche un ristorante Giovanni Rana, ma io non azzarderei!🤔)
Giorno I V
L’ho interamente dedicato a Brooklyn e a Brooklyn Heights. Ma prima sono partita da casa prendendo una delle tante citibike che si trovano in città (step: carta di credito, $12 per h24. Si possono fare 30′ per volta, poi basta posarla in un’altra stazione, infilare di nuovo la carta di credito, solo per l’ID, e verrà generato un nuovo codice per sbloccare la bici dalla postazione) per dirigersi in zona Soho/Broadway, due bellissimi quartieri che vale davvero la pena attraversare.
Dirigendomi verso sud, verso il ponte, attraverso China Town e finalmente sbuco alla famosa fermata Brooklyn Bridge-City hall. Il ponte può essere attraversato sia a piedi (attenti a rimanere a destra) sia in bici.
Seguendo le indicazioni appena fuori dal ponte si può fare una passeggiata sulla Brooklyn Promenade, da cui si vede dall’alto Manhattan e il ponte, per poi scendere giù agli Heights, un grande parco dove i newyorkesi vanno a fare picnic e aperitivi, portandosi caratteristici cestini di vimini e godendosi il tramonto. È possibile guardare la città sia a destra del ponte e la vista è più o meno questa
oppure a sinistra
Prima di andare via sono entrata allo Shake Shack per un hamburger, proprio sotto il ponte. Sono una catena ma gli ingredienti sono freschi e il risultato buono. Per tornare a Manhattan ho preso la bici, e vedere la città che ti corre letteralmente incontro è fantastico!
Consigli New York
• io ho fatto quasi tutto a piedi, una 20ina di km al giorno di media. Se ce la fate ne vale la pena, vedrete il doppio delle cose, sarete immersi nella vita newyorkese e soprattutto, smaltirete quello che mangiare! 😉
• se volete prendere i mezzi, la MTA offre tantissime soluzioni. I biglietti hanno un credito che viene scalato ($2.75 per volta) e si possono ricaricare presso qualsiasi stazione (occhio che il biglietto aeroporto-cittá ha un costo a parte). Il biglietto MTA è valido sia per la metro che per i bus. Utilizzateli per spostarvi, sono puntuali come un orologio svizzero e dentro c’è l’aria condizionata (-20°C)
• hotdog e hamburger come se piovesse, ma quando vi siete stufati (tipo me al secondo giorno) potete fermarvi nei cosiddetti Deli, o Delicatessen, dove ci sono cose un po’ più sane e che si pagano a peso, perché siete voi a farvi le porzioni oppure cercare un Farmer’s Market, presente in ogni quartiere
• non abbiate timore di chiedere a qualcuno se siete in difficoltà, il 99% dei neworkesi tenterá di accompagnarvi direttamente a destinazione
• preparatevi, perché la città è piena di odori forti, a tratti fortissimi
• io ho evitato i musei perché ci ero già stata, ma inserite il MoMa, Metropolitan Museum of Art, American Museum of Natural History e il Guggenheim quando preferite, magari date un occhio alle previsioni e approfittatene quando non saranno buonissime
• Per vedere altre foto che ho fatto, cercatemi su INSTAGRAM, @_Vickyleaks_, magari vi viene qualche idea in più!
• New York è una città che ti ingloba da subito, voi abbiate premura di farvi TRAVOLGERE!
B U O N A V A C A N Z A!
Vickyleaks.
PS. Io nel frattempo sono arrivata a Chicago, quindi aspettatevi un nuovo post!